martedì 14 gennaio 2014

Un po' di blu con la Saintpaulia o Violetta Africana

E quando uno è costretto a stare in ufficio invece che nel proprio orto si aggiusta con un vasetto sulla scrivania.

Questa è una Saintpaulia o violetta africana che rallegra la vista in questi giorni. Non è così semplice far rifiorire queste tenere pianticelle una volta finita la fioritura dell'acquisto.
Questa pianta per rifiorire ha bisogno di ricevere luce intensa ma non luce del sole che la brucerebbe.
Nel mio caso ho sulla scrivania la lampada da tavolo con una lampadina a led piuttosto potente e da quando l'ho messa lì sotto nel giro di un mese è rifiorita e ha un sacco di boccioli


Viene chiamata violetta africana ma con le viole non ha alcuna parentela.

Wikipedia ne parla così
Saintpaulia è il nome di un genere di piante della famiglia delle Gesneriaceae originarie dell'Africa.
Il genere prende il nome dal barone Walter Von Saint Paul-Illaire, il quale scoprì nel 1892 la specie più nota, la Saintpaulia ionantha, proveniente dalla Tanzania, più precisamente dalle montagne dell'Usambara. È stata chiamata violetta africana pur non avendo alcun rapporto di parentela con il genere Viola, ma semplicemente per le sembianze della pianta e per la zona d'origine della specie.
Questa specie ha avuto un grande successo come pianta d'appartamento, poiché non ha particolari esigenze di coltivazione e produce abbondanti e durevoli fioriture, doti assai rare tra le piante d'appartamento. In commercio esistono innumerevoli ibridi con fiori di vari colori tra cui biancorosa, viola eblu. Il colore bianco dei fiori può cambiare in rosa durante la fioritura.

Descrizione[modifica | modifica sorgente]

Le Saintpaulia crescono orizzontalmente (sono piante praticamente acauli), formando una rosetta di foglie che continua a svilupparsi dal centro. Le foglie sono verde scuro nella pagina superiore e rosa nella pagina inferiore. Sono tondeggianti o leggermente frastagliate e sono sempre ricoperte da una fine peluria vellutata.
Le infiorescenze a cima bipara compaiono durante tutto l'anno dal centro della rosetta delle foglie. I piccoli fiori sono delicati ma la fioritura di un singolo stelo è molto duratura in quanto ai vecchi fiori si sostituiscono rapidamente i nuovi che sbocciano in successione.
Il fiore di Saintpaulia ha una forma semplice: è composto da cinque petali molto colorati in mezzo ai quali si notano le antere, di solito di colore sgargiante rispetto ai petali.

Metodi di coltivazione[modifica | modifica sorgente]

Le Saintpaulia prediligono una buona illuminazione ma non sopportano i raggi solari diretti che possono rovinare gravemente le foglie.
Crescono meglio in un terreno relativamente asciutto, tra un'annaffiatura e l'altra è necessario quindi attendere che il substrato si asciughi moderatamente. Per questo motivo è molto importante, quando è possibile, innaffiare la piantina dal basso riempiendo il sottovaso con un dito d'acqua (meglio se povera di sali), aspettando circa una decina di minuti e in seguito eliminando l'acqua in eccesso. Evitare di bagnare foglie e fiori che possono macchiarsi e marcire. Per spolverarle è consigliabile usare un pennello morbido asciutto.

Talea radicata

Moltiplicazione[modifica | modifica sorgente]


Ingrandimento di polline diSaintpaulia
Si possono riprodurre per talea fogliare. Si preleva una foglia sana, tagliandone il picciolo alla base e e la si fa radicare in acqua o, preferibilmente, in terra. Se necessario, si potrà ridurre l'evaporazione eccessiva aiutandosi con un foglio o una busta di plastica trasparente. Dopo che la foglia avrà messo radici, produrrà un intero esemplare partendo dalla base del picciolo reciso. Dovrebbe arrivare alla fioritura nel giro di circa di otto mesi.

Malattie e parassiti[modifica | modifica sorgente]

In generale, le Saintpaulia sono piante abbastanza robuste e vengono raramente attaccate da insetti parassiti.
La minaccia più importante è invece data dagli attacchi fungini che in generale si presentano in casi di elevatissima umidità ambientale e del substrato, mancanza di ventilazione e di luminosità. È importante prevenire questi attacchi dosando molto bene le innaffiature e l'umidità ambientale.
In caso di attacco da marciume radicale (provocato da Fusarium, da Thielaviopsis basicola e Phytium) i primi sintomi sono macchie marroni sulle foglie che si espandono e portano al rapido deperimento della pianta. Le zone limitrofe al colletto e al picciolo potrebbero essere attaccate dal Botrytis cinereacausando la muffa grigia tipica di questo crittogame.
In caso di attacco crittogamico eliminare subito le parti colpite e trattare con prodotti anticrittogamici specifici contro l'agente patogeno.
Ricordarsi sempre che le foglie vellutate si macchiano se vengono bagnate, quindi la somministrazione dei fitofarmaci dovrebbe evitare la vaporizzazione di soluzioni sulla pianta.

9 commenti:

  1. mi piacciono molto.purtroppo qui in casa mia c'è poca luce per svariate ragioni.l'unica volta che 2violette africane mi son durate circa 2anni è stato quando abitavo per conto mio.e rifiorivano copiosamente! ma dopo la fine del mio matrimonio son tornata qui....e le violette mi son morte in questa casa buia! in genere mi durano da qualche mese ad 1anno,nonostante tutti gli accorgimenti del caso:poca acqua data solo da sotto,non bagnar le foglie,ecc. ma stanno molto bene fin che è estate e stan fuori in 1posto non assolato.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche a casa mia non reggono molto. Se trovano il posto giusto danno grandi soddisfazioni, ma trovarglielo è un'impresa!

      Elimina
  2. Ricordo che la mia collega portò in ufficio tre violette africane, le posi vicino alla porta finestra, e fiorirono splendidamente, in ufficio tutti invidiavano le piante che avevo tra scrivania e porta finestra e sulla scrivania.
    Lo stesso quando ci trasferimmo avevamo due piccoli davanzali, su di uno tre piantine di ciclamino si mantennero fioriti per ben tre mesi nonostante il tempo rigido e sull'altro davanzale più riparato due piante del caffè ed una stella di Natale prosperavano!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che bella la pianta del caffè! Da piccolo vicino a casa mia c'era una torrefazione e mio papà si fece dare dei semi di caffè crudo e nacquero un paio di piantine.
      Il problema principale delle piante da appartamento è che nelle nostre case ci sono temperature troppo elevate in rapporto alla luce che ricevono, mentre negli uffici solitamente il riscaldamento è alto solo nelle ore di presenza quindi loro prosperano meglio.

      Elimina
  3. stranamente io ho tre piantine da tre anni e rifioriscono sempre ....ora si sono un po' impoverite e mi dispiace tanto perché le aveva donate una mia cara amica come bomboniera al matrimonio del figlio...Davvero strano perché non ho, come si dice, il pollice verde nonostante abito in campagna e mi piacciono da morire i fiori ...buona serata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si vede che hai trovato la posizione ideale. Se sono un po' deperite prova a concimarle leggermente con un concime liquido per piante fiorite, ma attenzione ad usare meno della metà della dose indicata sulla confezione del concime perchè spesso sono indicati dei dosaggi troppo elevati per le piante delicate.

      Franca Rita, grazie della tua visita!

      Elimina
  4. Risposte
    1. Eh, ma non puoi stuzzicare così la mia curiosità senza dirmi che idea ti è venuta!

      Elimina
  5. infatti non basta il pollice verde...ci vuole l'ambiente giusto:tanta luce ma non sole diretto,temperature medie.

    RispondiElimina

Il vostro gradito commento comparirà dopo la moderazione per evitare troppo spam.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

Potrebbe interessarti: