sabato 26 marzo 2022

Camelia Professor Giovanni Santarelli.

 L'anno scorso zigzagando tra zone gialle e zone arancio dell'epidemia Covid siamo riusciti a fare una fuga sui laghi D'Orta e Maggiore.

Proprio sul Lago Maggiore c'è un fornitissimo vivaio di Camelie di Lara Savioli dove ho acquistato tre camelie una più bella dell'altra, camelie che ho tenuto in vaso.

Delle tre una in estate ha preso un colpo di calore ed è più malandata, ma le altre due stanno diventando grandi e iniziano a fiorire.

Quella di oggi si chiama Giovanni Santarelli ed è una varietà ibridata nel 1860 dal professor Santarelli ed è di un bel rosso a macchie bianche.

Camelia Professore Santarelli 1860

Ora aspetto la fioritura delle altre due.



venerdì 25 marzo 2022

Fritillaria Meleagris, il fiore a scacchi

 Ecco una pianta da sottobosco che da molte più soddisfazioni in vaso che in piena terra. È la Fritillaria meleagris che ho trovato due anni fa prefiorita in un grande vivaio; a me non interessava averla in fiore a dicembre quindi la sistemai subito all'esterno in una zona ombreggiata sotto ai banani.

È una di quelle piante di cui devi segnare accuratamente il vaso perché dopo pochi giorni dalla fioritura appassisce e i bulbetti son talmente piccoli che si perdono nel terriccio.


Quando sboccia, però è una favola!

Fritillaria meleagris

Volgarmente anche detta fiore a scacchi.

Fritillaria meleagris


Wikipedia ce ne parla così:

Può essere alta dai 15 ai 40 cm. Ha un bulbo globuloso che contiene alcaloidi velenosi.
Fiorisce da marzo a maggio.

Distribuzione e habitat

È originaria dell'Europa, ma in molti paesi, come FranciaSlovenia e Romania è una specie minacciata difficile da trovare in natura, ma è comune nei giardini degli orticultori. In Croazia il fiore è chiamato Kockavica ed è parte del simbolo nazionale.

La pianta può essere trovata nei prati nei pressi di fiumi e fino ad un'altitudine di 800 metri.

Il prato del Magdalen College di Oxford è uno dei migliori posti del mondo per osservarla. La pianta può essere vista anche a Rieneck


giovedì 24 marzo 2022

Quante viole!

 Ormai le viole si moltiplicano spontaneamente a dismisura, queste sono sotto ai Ginkgo, nell'unica zona non tritata nei lavori di grandi pulizie di fine inverno




mercoledì 23 marzo 2022

Albicocco e pesco in fiore

 Finalmente i freddi paiono terminati e anche l'albicocco e i peschi possono sbocciare.




Questo è un pesco nano che produce pochissimi frutti ma il fiore è splendido, molto più di un pesco normale da produzione



martedì 22 marzo 2022

Prunus Subhirtella autumnalis

 Il mio Prunus Subhirtella autumnalis è in un'esposizione a nord quindi praticamente non riesce a fiorire d'inverno in quanto è perennemente in ombra, ma appena il sole lo raggiunge esplode in una nuvola rosa.


E col sole arrivano anche le api


Il contrasto col cielo blu è entusiasmante.


Wikipedia ne parla così:

Prunus subhirtella (Thunb.,1865) è un cespuglio della famiglia delle Rosacee.

Se soffrite molto all’idea di non avere nemmeno un fiore in giardino da novembre fino a gennaio, correte ai ripari con un Prunus subhirtella ‘Autumnalis’, un alberello che può regalare corolle rosa pallido (più cariche nella varietà ‘A. Rosea’), semidoppie, dalla metà di novembre fino a marzo.

E' una pianta decidua (quindi fiorisce sui rami nudi), alta fino a 8 m e larga fino a 6. La fioritura non la trasforma in una nuvola rosata come accade per altri Prunus, perché non produce mai tantissime corolle per volta, ma assicura la presenza di fiori per un periodo veramente lungo, in una stagione spoglia.

Il Prunus subhirtella cresce bene in posizioni soleggiate o semiombreggiate, in terreni fertili e ben drenati. Dopo l’impianto richiede una protezione dal vento e irrigazioni regolari, mentre negli anni successivi gli interventi potranno limitarsi ad annaffiature di soccorso nei periodi più caldi e poco piovosi.

Non gradisce però le temperature estreme: è sconsigliato sulle Alpi e l’alto Appennino, come pure nelle zone costiere o laddove in estate si sale oltre i 35 °C per alcune settimane.

Richiede pochissime cure: un tutore all’impianto, annaffiature regolari nel primo anno di vita e poi all’occorrenza solo in piena estate nei primi 3-4 anni, una concimazione autunnale con stallatico secco o un prodotto granulare a lenta cessione per giardino

Questa pianta non richiede potature regolari; per contenerne le dimensioni è meglio eseguire una potatura verde tra maggio e giugno che consenta alla pianta di rimarginare in fretta le ferite causate dai tagli. Ovviamente si rimuove il secco appena si manifesta.

L’estate è invece il periodo giusto per la moltiplicazione del Prunus subhirtella per mezzo di talee semilegnose. Il procedimento si effettua in luglio prelevando dalla pianta dei rami ancora verdi ma con la base già legnosa e se ne ricavano talee lunghe una decina di centimetri da piantare in vasetti riempiti con un miscuglio di torba e sabbia in egual misura. Le talee vanno sistemate in una zona riparata e annaffiate regolarmente, per mantenere umido il substrato di coltura. Nella primavera successiva, se le talee avranno attecchito, produrranno nuovi germogli e potranno essere rinvasate in contenitori più grandi riempiti con terriccio composto da torba e sabbia in parti uguali. Prima di trasferire queste giovani piante in piena terra è consigliabile coltivarle in vaso per 3 o 3 anni, rinvasandole in contenitori di maggiori dimensioni.

mercoledì 16 marzo 2022

600.000 visite all'Orto dei Colori

Per celebrare le 600.000 visite all'Orto dei Colori mi son riservato un post poco botanico ma molto colorato.


A primavera, quando il gelo passa solitamente, prima che partano le fioriture di bulbose e perenni ho bisogno di colore e vado a far indigestione con qualche cassetta di viole del pensiero e/o primule.



Le Viole del Pensiero mi ricordano quelle che mia nonna 50 anni fa coltivava in serra da vendere al mercato con la zolla avvolta in un cartoccio di carta da giornale

Le serre in cui le coltivava erano queste a fianco al me di 55 anni fa. Serre a letto caldo in mattoni e coi vetri a copertura. Il letto caldo all'epoca era fatto con letame fresco come base e strato di terra da semina sopra, a fine stagione venivano vuotate e il terriccio molto concimato usato nell'orto, l'autunno successivo si ripartiva da capo.


Quelle serre erano stracolme di viole come queste e di piante da orto che vendevano al mercato.



Un fiore semplice che col suo profumo ha ispirato poeti e romanticismo.



In questi ultimi anni hanno elaborato varietà molto fiorifere a fiore piccolo e particolare, ma le varietà antiche mi affascinano sempre e le preferisco.



Solitamente hanno una grande macchia scura al centro e preferisco quelle al fiore tutto di un colore



I primi fiori della stagione che fioriscono col fresco hanno dimensioni giganti, poi man mano che le temperature salgono, le piante si allungano e i fiori diventano più piccoli fino a morire coi caldi importanti.



Una delle concessioni alla modernità che adoro è il colore arancio carico con cuore nero; le prime viole arancioni che hanno ibridato erano senza macchia, ma adesso ci sono anche con. 

Il nero a contrasto con l'arancio è decisamente favoloso.




L'unica pecca delle viole moderne è che sono superibridi quindi ben raramente riescono a sviluppare la capsula coi semi.

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A proposito di arte questo è un acquarello di Alfredo Tarantini (1845-1905) 


che sarà esposto, insieme ad una quarantina di splendide tele a soggetto botanico del mio amico artista Fabio Chiodini presso il Museo Civico e Pinacoteca Aldo Borgonzoni nel comune di Medicina (BO) dal 2 aprile all'8 maggio 2022.



E questo uno degli  splendidi dipinti botanici di Fabio raffigurante le Pansè




martedì 15 marzo 2022

Daphne odorosa aureomarginata.

 Solitamente iniziava a fiorire a fine gennaio ma quest'anno causa freddo prolungato e siccità persistente non si muoveva,  quando ho deciso di innaffiare copiosamente s'è risvegliata, ora il suo profumo al limone si sente a 10 metri di distanza.





lunedì 14 marzo 2022

Nell'arido deserto cambianese spuntano le bulbose.

 Dopo la grande pulizia del mese scorso il prato al fondo continua ad essere brullo, anche perché dall'8 dicembre non si vede una goccia di acqua.

Nonostante paia un deserto, alle bulbose presenti non interessa che sopra al terreno si sia pulito e disboscato, il loro orologio biologico dice di spuntare e loro spuntano.


Tutti i narcisi stanno spuntando, ancora senza fiori, penso per l'estrema siccità


In zone meno martoriate invece spunta qualche croco e qualche narciso antico



Il Prunus Subhirtella autumnalis è in piena fioritura, una nuvola rosa, anche se difficile da fotografare per l'incombenza delle case a sud.


E, per oggi, è tutto, sono giorni molto freddi con la temperatura tra 0° e 6° dopo pochi minuti fuori le mani sono intirizzite. Le previsioni della settimana prossima danno cali sotto agli 0°, questa primavera non vuole iniziare.

mercoledì 9 marzo 2022

Un'ora e mezza di uno sport estremo.

 Sport estremo???

Eh, si, avete mai provato a spiluccare infestantissima  Duchesnea da in mezzo agli Aster, Lilium candidum, ma SOPRATTUTTO dalle Fragole???

Le foglie sono pressoché identiche.

Comunque non ho finito perché ad un certo punto mi si incrociavano gli occhi e gli unici ad essere liberati completamente sono Lilium e Aster...



E i Lilium appena spuntati son già pieni di Lilioceris lilii che li stanno rosicchiando.


Domani è un altro giorno.

martedì 8 marzo 2022

Giorni di freddo e di pulizie

 Il freddo secco prosegue, è una settimana che le temperature del mattino sfiorano gli 0° e le massime non arrivano ad 8°, in settimana prevedono pioggia, sarebbe la prima da dicembre scorso, tre mesi pieni invernali senza una goccia di acqua non si ricordano a memoria.

Ne approfitto per fare piccoli lavoretti di pulizia, tipo la siepe dell'Hybiscus syracus



Il bordo misto di Peonie, Iris, Tulipani, Aquilegie, Lunaria annua ed Ellebori prima che inizino a vegetare altrimenti si romperebbero tutti i germogli.





 Anche lo spazio dedicato all'orto è stato fresato dopo due anni di abbandono e l'aiuola degli asparagi in attesa inizino a spuntare è stata ripulita.



Purtroppo il terreno è così secco che pare polvere, durissimo, tanto che fatico a far affondare la motozappa.

Ho chiuso la giornata tritando tutti i rami degli Hibiscus per farne pacciamatura.


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