giovedì 9 maggio 2013

Esuberanze in bianco.

Il bianco è sempre un non-colore molto affascinante.

In questi giorni ci sono grandi esplosioni di bianco dell'ippocastano e del viburno.

In primo piano una rosa "M.me Alfred Carriere" piena di boccioli in attesa di un po' di calore.
Quest'anno non son riuscito a potarla e praticamente non riesco più a passarci sotto... Però l'effetto tra qualche giorno dovrebbe essere dirompente!


Tanto belle le pannocchie dell'ippocastano quanto bello il particolare dei suoi fiori.


Qui dall'altro lato l'ippocastano e il viburno "palla di neve", il prato è terribile, ma con la pioggia persistente non son riuscito a tagliarlo.


E qui un particolare del fiore.


4 commenti:

  1. Ho scoperto questo tuo bolg per caso. Amo molto la natura ed i fiori in particolar modo. occuparmi del mio giardino nel tempo libero mi rilassa, mi distoglie da tanti pensieri e rimango sempre colpita dal fatto che le ore passano così veloci, come del resto succede quando fai qualcosa che ami, vorresti il tempo si fermasse....
    Sai visitare il tuo blog può essere la continuazione di questo..... le foto pubblicate sono bellissime, c'è anche molto da imparare, visto che spieghi bene di che tipo di pianta o fiori si tratta.
    Grazie per la bella opportunità che ci dai di arricchirci in questo senso.
    Un caro saluto!
    Rosella

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    1. Grazie, Rosella. Anche per me il giardino è un grande sfogo. Lo dico sempre potrei vivere in una capanna ma solo se corredata di terra. Saranno i geni contadini dei miei avi che escono fuori...

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  2. Ciao Nik. Che bello che hai postato le foto dell'ippocastano!! Io li adoro, davvero meravigliosi. Purtroppo molto trascurati di solito da gli amanti dei fiori e delle piante. E invece l'ippocastano è anche una pianta importante nelle terapie alternative.

    Buona fine di settimana
    Cinzia

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    1. Pensa che quell'ippocastano l'ho piantato io partendo da una pianticella alta una ventina di centimetri con ancora attaccata la castagna raccolta sul bordo di una strada.

      Poi un temporale la spaccò e la capitozzai di brutto lasciando solo il palo quando aveva un diametro di una decina di centimetri. a quel punto iniziò a diventare bellissimo.

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