Che dice la pioggerellina
di marzo, che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro?
Passata è l'uggiosa invernata,
passata, passata!
Di fuor dalla nuvola nera,
di fuor dalla nuvola bigia
che in cielo si pigia
domani uscirà Primavera
guernita di gemme e di gale,
di lucido sole,
di fresche viole,
di primule rosse, di battiti d'aie,
di nidi,
di gridi
di rondini, ed anche
di stelle di mandorlo, bianche...
Ciò dice la pioggerellina
di marzo che picchia argentina
sui tegoli vecchi
del tetto, sui bruscoli secchi
dell'orto, sul fico e sul moro
ornati di gèmmule d'oro.
Ciò canta, ciò dice;
e il cuor che l'ascolta è felice.
Poesia di Silvio Novaro del 1930, una delle prime poesie che mi insegnò mia mamma da piccolino, rimane ancor ora nel mio cuore, specie in queste giornate di pioggerellina fitta fitta.
Ciao mamma.
Una poesia meravigliosa!
RispondiEliminaGrazie e buon inizio di primavera!
Ciao
Luci@
♥
RispondiEliminae il cuor che l'ascolta è felice...grazie Nik, è commovente nella sua semplicità
RispondiEliminaCredo siano le poesie più belle. Il mio libro di lettura alle elementari era di questo autore. Peccato: credo di non averlo più. ciao Nok.
RispondiEliminaPaola
Cosa dire... un gran groppo in gola... almeno, la primavera si sta davvero aprendo anche da te ?
RispondiEliminaPaola
Che dire... un groppo in gola. Tanti ricordi anche per me. Forse è meglio concentrarsi sulla primavera!
RispondiEliminaPaola
Non so che dire di più... anche per me è un colpo al cuore questa poesia, troppi ricordi... forse è meglio concentrarsi su "questa" primavera, o no?
RispondiEliminaPaola