mercoledì 17 maggio 2017

Nell'orto.

Dopo le piogge dei giorni scorsi il terreno si è compattato creando un crostone duro sul quale son nate tutte le infestanti di questo mondo quindi la prima operazione da fare era prendere in mano il raschietto ed eliminarla prima che diventi troppo difficile.

Ne ho approfittato per riempire i solchi dei pomodori di stallatico pellettato e fare un primo rincalso.
Questi sono i "Costoluto di Cambiano", antica varietà della zona che qualche agricoltore illuminato ha ripreso a coltivare; l'anno scorso ho acquistato i più belli presentati e ho raccolto il seme e quest'anno eccoli qui!

Sapete vero come si raccoglie il seme dei pomodori? Prima di tutto propagare con i semi è una cosa fattibile solo per le antiche varietà perchè gli ibridi moderni non riescono a mantenere le caratteristiche del frutto raccolto.
Si scieglie il frutto migliore, si spremono i semi in un bicchiere e si lasciano macerare un paio di giorni fino a quando la mucillagine di separa dai semi, quindi si lavano bene e si mettono ad asciugare per qualche giorno ed ecco i semi pronti.


Le zucchine che ho piantato due mesi fa sono come cristallizzate in attesa del caldo, producono qualche frutto minuscolo, menomale che con due giorni di caldo stanno nascendo alla grande i semi delle nuove piante seminati la settimana scorsa; tempo 20 giorni e avranno superato in vigoria queste della foto!

Ogni orto che si rispetti non può essere senza qualche Lilium Candidum;  finalmente quest'anno son riuscito ad avere qualche pianta sana grazie anche a diverse disinfestazioni primaverili del Lilioceris lilii he ha tentato di divorarli appena germogliati.
Dopo la fioritura, non appena seccheranno le piante dovrò espiantarli e ripiantarli in terreno più fertile perchè son piuttosto esili...


E queste son le otto piante di pomodori ibridi dei quali ho acquistato un paio di mesi fa le piante in vivaio. Quattro ciliegini e quattro da insalata. Queste piante sono già alla seconda concimazione e alla seconda rincalzatura. Li lo già spollonati e legati una volta.
Uno dei lavori più noiosi per i pomodori è la spollonatura. Occorre lasciare al massimo un paio di rami se si vuole una produzione di qualità, mentre ad ogni foglia parte un nuovo rametto, quindi ogni 10/15 giorni occorre dedicare loro un po' di tempo per eliminare tutti i rametti laterali e legare il resto ai tutori.
Queste piante hanno già qualche fiore, ma fino a che no è arrivato il caldo non sono cresciuti, seriamo nei prossimi giorni.


Dietro ai pomodori si intravedono una fila di melanzane e una di peperoni che però non riescono mai a darmi produzioni eccezionali; quest'anno ho provato a concimare anche loro ad ogni rincalzo, vedremo se è una tecnica vincente.

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