mercoledì 30 settembre 2015

Rosa White Meilland

La rosa perfetta per chi non ha tempo da dedicare al giardino.
Sempre in fiore, bianco abbagliante, foglie scure e lucide, portamento prostrato, coprisuolo. Un sacco di pregi e un solo difetto: non profuma.


Praticamente non necessita nemmeno di potatura, se non un contenimento a fine inverno. Cosa volete di più da una rosa?

E' una rosa creata da Meilland nel 1987,  utilizzata spesso in grandi aiuole bianche.


E' piuttosto spinosa, si allaga fino a due metri per un'altezza di circa un metro.

lunedì 28 settembre 2015

Astronomia

Si chiama Astronomia, è una creazione di Meilland del 2006, è un cespuglio che raggiunge un'altezza di un metro e venti, cinque petali rosa con bellissimi stami rosa scuro. Purtroppo non è profumata ma è una rosa che vale la pena avere in giardino.

Il nome Astronomia è stato individuato come omaggio all'Osservatorio di Parigi  che è considerato uno dei maggiori centri astronomici del mondo costruito nel 1671.


E' una rosa ad uso paesaggistico che è stata "rosa dell'anno"  a Bagatelle, e ha ricevuto diverse medaglie in giro per il mondo.

La mia pianta è un dono di Traudi, la mia cara amica di Sanremo, purtroppo l'ho piantata in un luogo troppo ombreggiato e non riesce a far quella fioritura abbondante che le è tipica.


sabato 26 settembre 2015

Begonia coccinea bianca

Due anni fa vi parlavo della Begonia coccinea rosa e nel testo vi parlavo della versione bianca.
Ebbene finalmente quest'anno è fiorita!

Begonia coccinea bianca

Non è diventata una gran pianta e anche il grappolo di fiori è piccolino ma devo dire che è piuttosto graziosa.

Wikipedia ci dice che Il genere Begonia L. comprende circa un migliaio tra specie ed ibridi, di origine tropicale, moltissime provenienti dal Brasile, generalmente piante perenni, coltivate in vaso o in giardino come piante ornamentali per la bellezza dei fiori e delle foglie.
Vengono classificate in base al tipo di apparato radicale, in tre gruppi: rizomatose, tuberose e a radici fascicolate.Una caratteristica comune di tutte e tre le categorie è che sono piante monoiche, vale a dire che i fiori maschili ed i fiori femminili sono sulla stessa pianta ma sono diversi tra loro: i fiori maschili sono di solito più appariscenti dei fiori femminili.Tutte le begonie hanno comuni necessità colturali con terriccio umido, soffice e ricco di materia organica, umidità ambientale elevata, esposizione ombrosa e protezione invernale dal freddo. La moltiplicazione avviene per seme, per talea o dove possibile con la divisione di tuberi e rizomi.Il nome del genere è dedicato a Michel Bégon, governatore di Saint-Domingue vissuto nel XVII secolo




venerdì 25 settembre 2015

Rosa Marie Paviè

Oggi vi parlo di una rosa antica rifiorentissima, la Marie Paviè.

E' una rosa Polyantha creata da Alphonse Alégatière nel 1888; di portamento cespuglioso alta circa un metro e sempre in fiore, profumo intenso.

Insomma una rosa piena di ottime qualità.


I fiori leggermente rosati sbocciano in graziosi mazzolini, sono doppi con circa 20/25 petali ciascuna; il rosaio cresce benissimo in terreni poveri e asciutti è praticamente immune alle malattie e i rami hanno pochissime spine


Io le ho ai lati del cancello in abbinamento con la Perowskia che da un ottimo contrasto col suo colore viola/blu.

giovedì 24 settembre 2015

I Ciclamini alpini

Interessanti i ciclamini, tra qualche tempo in tutti i mercatini, ci saranno decine e decine di ciclamini che paiono di plastica per il periodo autunnale, ma non è di quei ciclamini li che vi voglio parlare, ma dei ciclamini spontanei che crescono sulle nostre montagne.
Iniziamo dal loro vero nome che è Cyclamen purpurascens o C. europeaum auctocono.

Ne ricordo pietraie strapiene quando da bambino con mio papà si andava per funghi sulle montagne di Lanzo; erano gli anni 60/70 e il concetto di "piante protette" come lo intendiamo ora non faceva ancora parte della cultura dell'epoca, ricordo che tornavamo da quelle gite con mazzetti di fiori che profumavano tutto l'ambiente  e di tanto in tanto con un tubero che gelosamente coltivato in vaso sopravviveva sui nostri balconi per diversi anni.

Si, perchè questo è uno dei ciclamini più profumati che esistano, forse l'unico a resistere al gelo più rigido! Niente a che vedere con quegli sterili e delicati ciclamini commerciali della famiglia del C.Persicum.

La cosa che più mi incuriosiva di quei ciclamini erano i semi: finita la fioritura, quando cade la corolla l'ovario si arrotola con lo stelo fino a portarsi a livello terra dove cerca di autoseminarsi.

Ora non si raccoglie più nei boschi ma occorre trovarlo presso vifai specializzati che si occupano della riproduzione tramite semina; processo piuttosto lunghetto in quanto impiegano almeno 2/3 anni per raggiungere dimensioni commerciabili, in effetti il costo non è dei più economici, rispetto agli ibridi in commercio.

Cyclamen purpurascens
Ho provato a piantare in piena terra i miei tuberi, ma hanno problemi di sopravvivenza, credo a causa del mio terreno, quindi da qualche anno li tengo in vaso e al limite interro i vasi dove voglio vederli in aiuola.

Se questo è il mio ciclamino preferito ne esistono però dalle 20 alle 30 specie sparpagliate nell'est Europa


Mappa di distribuzione delle specie del genere Cyclamen : 1. C. balearicum ; 2. C. repandum ; 3. C. purpurascens ; 4. C. hederifolium ; 5.C. peloponnesiacum ; 6. C. creticum ; 7. C. graecum ; 8. C. coum ; 9. C. colchicum ; 10. C. parviflorum ; 11. C. elegans ; 12. C. alpinum ; C. intaminatum ; C. cilicium ; C. mirabile ; C. pseudibericum ; 13. C. cyprium ; 14. C. libanoticum ; 15. C. persicum ; 16. C. rohlfsianum ; 17. C. africanum


Pur essendo il ciclamino  purpurascens molto profumato non è possibile estrarne l'essenza in quanto pianta piuttosto rara, in commercio si possono però trovare profumi al ciclamino ottenuti però da essenza di sintesi; uno dei profumi al ciclamino più noti è Diorella di Dior, non ciclamino puro ma si avvicina piuttosto.


I tuberi del ciclamino sono molto tossici per l'uomo, è conosciuto fin dall'antichità ma non sto qui a spiegarvi più di tanto quando in questo sito potete scoprire diverse curiosità sull'argomento.

lunedì 21 settembre 2015

Magnolia liliflora

Della Magnolia liliflora conosciamo tutti i meravigliosi fiori viola di primavera, ma quanti conoscono i bellissimi semi che produce a fine estate?

Magnolia liliflora - semi

Il genere Magnolia comprende 80 specie, quasi tutti alberi a crescita piuttosto lenta e nelle dimensioni più disparate.

Magnolia liliflora - fiore

Questo è il fiore primaverile, anche se spesso la pianta produce altri fiori sporadici durante l'estate.

Le magnolie sono originare del centro e del nord America, dell'Asia e dell'Himalaya; il nome del genere è stato attribuito da Charles Plumier, in onore di Pierre Magnol (Montpellier1638-1715) medico e botanico francese, direttore del giardino botanico di Montpellier, che introdusse la nozione di famiglia nella classificazione botanica. (da Wikipedia).

Nell'orto dei colori ci sono la sopraindicata liliflora della quale queste sono foto d'archivio:

Magnolia liliflora



Magnoglia liliflora

Poi ci sono due Magnolie grandiflora e una Magnolia stellata.

Magnolia grandiflora.


domenica 20 settembre 2015

Callicarpa bodinieri, l'arbusto dalle bacche viola

Della mia Callicarpa ve ne avevo già parlato nel 2013, quest'anno invece vi racconto un po' di cose su questa splendida pianta con le bacche dall'inusuale colore viola.


Di rado nei nostri giardini si vedono bacche di questo colore e se si considera che quando il cespuglio perderà le foglie le bacche resteranno sulla pianta fino ai primi geli intensi direi che è una pianta "mai più senza".
Tra l'altro è tra le ultime bacche divorate dagli uccellini in inverno poichè per le loro caratteristiche organolettiche sono per loro una seconda scelta alimentare a cui ricorrono quando tutte le altre fonti sono esaurite.

E' un arbusto del genere delle Lamiacee, famiglia delle Verbenacee, raggiunge un'altezza di tre metri ed è originario della Cina. è piuttosto resistente al freddo ed è ampiamente coltivata a scopo ornamentale nei giardini del nord Europa.


Del genere Callicarpa ne esistono oltre 160 specie che sono diffuse in un po' tutti i paesi dell'emisfero australe.
Pare che le bacche della Callicarpa americana abbiano proprietà antizanzare e venivano usate come repellente per le stesse, tanto che il dipartimento dell'agricoltura americana ha brevettato una sostanza repellente che prende il nome di "Callicarpenal".



La pianta fiorisce in piena estate con graziosi ma poco appariscenti fiori lilla, fiorisce sui rami dell'anno ma solo nei primi 20/30cm di questi, quindi per avere una buona fioritura conviene una potatura verde a mezza estate per compattare la ramificazione e favorire l'emissione di molti rami nuovi l'anno successivo.

Una leggenda metropolitana dice che perchè avvenga l'allegagione delle bacche è necessario avere più piante vicine per l'impollinazione incrociata, ma la mia esperienza dice che non è così in quanto ne ho una sola pianta ed ogni anno è stracarica di bacche.
Piuttosto credo sia una situazione di posizione o di errata potatura che può creare il problema.

Da quando ho abbattuto i pini che tenevano la zona in ombra la produzione di bacche è nettamente aumentata.

Si moltiplica abbastanza facilmente per talea da fine agosto in poi, la pianta però richiede qualche anno per prendere un bell'aspetto.

Il nome della varietà Bodinierii proviene dal missionario cattolico Emile-Marie Bodinier grande collezionista botanico in Cina dove morì nel 1901.

sabato 19 settembre 2015

ADIPA - Begonia tuberosa.

Oggi poche chiacchiere sulle piante del mio giardino, giusto una foto di una bellissima (per me) Begonia tuberosa!





Sono di partenza per un incontro ADIPA a Milano presso Villa Lonati per incontrare gli amici dell'ADIPA lombarda nell'ambito del Festival della Biodiversità.

Il fatto che sia diventato il responsabile piemontese dell'Adipa ve l'ho già detto qualche giorno fa, ma cos'è l'Adipa?

Partiamo dal nome che è l'acronimo di: Associazione per la Diffusione di Piante fra Amatori.

L’Adipa è un’associazione botanica ed orticolturale che promuove lo studio, la divulgazione della conoscenza, la conservazione e la diffusione non commerciale di piante insolite di tutti i tipi.
Ha la propria sede centrale, i propri uffici, il proprio laboratorio e la propria banca dei semi presso l’Orto Botanico di Lucca, dove fu fondata nel 1987.
 L’Adipa collabora con diversi ricercatori ed è attualmente in contatto con molti orti botanici nel mondo. Nel laboratorio il Gruppo di Lavoro per l’Attività Botanica conduce ricerche di genetica e per la determinazione e la conservazione di specie rare.
 I soci sono distribuiti in tutta Italia ed all’estero.

Associarsi all'Adipa ha diversi vantaggi, i soci ricevono diverse cose molto molto interessanti:
- Index Seminum (lista semi con descrizioni delle specie)
- Distribuzione gratuita dei semi (25 bustine per i soci ordinari e juniores, 50 bustine per i soci benemeriti)
- Notiziario (Rivista)
- Partecipazione a mostre-scambio di piante, mostre, conferenze, viaggi botanici, ecc.
- Consulenza su botanica e coltivazione
- Pubblicazioni aggiuntive occasionali

L’Index Seminum dell’Adipa è uno dei più visitati del mondo e contiene centinaia di voci, per la maggior parte specie insolite, con alcune rarità uniche. Dal 2011 contiene anche alcune rare cultivar di piante alimentari: antiche, locali, stranezze create dai soci, ecc.


E' possibile associarsi in diversi modi, sia durante gli incontri che si effettuano sul territorio sia direttamente tramite il sito Adipa della sede centrale.

Per seguire le attività della sezione piemontese si può invece far riferimento sia al   Sito piemontese ma più agevolmente tramite il nostro gruppo Facebook che vi invito a visitare nei prossimi giorni per vedere le foto dell'evento di oggi.

venerdì 18 settembre 2015

Sternbergia lutea - Tutto quel che avreste voluto sapere.

Oggi parliamo un po' della Sternbergia lutea.

Com'è arrivata nell'orto dei colori ve ne ho già parlato altre volte ora è il momento di approfondire la sua conoscenza.


La Sternbergia lutea è anche detta "Zafferanastro giallo" è una geofita bulbosa, ovvero una pianta perenne le cui gemme si sviluppano sotto terra, appartiene alla famiglia delle Amaryllidacee quindi della stessa famiglia di quei bellissimi Hippeastrum dal bulbone gigante che allietano le nostre case in pieno inverno.


Le foglie emergono dal terreno, per un'altezza di 15/20 cm in contemporanea con i suoi meravigliosi fiori gialli che tanno uno stelo spigoloso detto di forma trigona.

Ogni bulbo fornisce un fiore, al massimo due, cresce bene in luoghi asciutti e soleggiati, le foglie rimangono verdi fino alla fine della primavera successiva.
E' diffusa in tutti i paesi del bacino mediterraneo in prati aridi, boschi e pietraie fino ad un'altezza massima di 1200 metri.
E' una specie protetta, quindi se la trovaste in natura lasciatela lì dove l'avete vista, se proprio la volete è commercializzata facilmente da vivai specializzati in bulbose


E' una pianta tossica, il suo nome è dedicato ad un botanico boemo Caspar von Sternberg (1761-1838).
Esistono anche altre varietà sparse per l'Italia, la S.sicula che differisce dalla lutea per fiori più appuntiti e foglie più larghe; la S. colchiciflora che differisce con l'emissione delle foglie a primavera. Entrambe queste varietà sono piuttosto rare e crescono in areali molto particolari.

Se qualcuno fosse interessato alla vita botanica di Von Sternberg la trovate QUI. (PS io e lui siamo nati lo stesso giorno a distanza di 200 anni, sarà di buon auspicio?)

giovedì 17 settembre 2015

Non sono tutte Rose e Fiori.

E con oggi inizio il 37° anno di lavoro ininterrotto.


Lo so sono un privilegiato, anche se inizio ad essere vecchio ho un lavoro che mi consente di vivere dignitosamente;  ma sono STANCO.

Ho bisogno di vivere secondo i miei tempi, ho bisogno di non essere più costretto ad essere efficiente e competitivo come a 20 anni,  purtroppo lo stato ha deciso diversamente.  

Avessi ucciso qualcuno forse ora sarei già stato riabilitato, avessi fatto il terrorista ormai avrei potuto essere un maestro di pensiero, ma no, mi son solo alzato tutte le mattine dei miei ultimi 37 anni a offrire le mie capacità ai miei datori di lavoro che ringrazio per averle voluto utilizzare.

Purtroppo secondo lo stato mi mancano ancora TANTI anni per essere abbastanza vecchio da  aver diritto ad una pensione di sussistenza.

Ma l’uomo è nato solo per lavorare? Non credo. Provate a leggervi questo pezzo sull'Ozio.


La mia anima ha bisogno di volare:  famiglia, piante, foto, amici, magari qualche viaggio prima di diventare troppo inabile…  
Ma no, anche oggi si lavora, e domani, e il mese prossimo, e l’anno prossimo, e il lustro prossimo, e, e, e, e, e…   

Sempre di essere ancora in grado di farlo e di essere accettato dal mondo del lavoro anche se si è “vecchi”.

Vabbè consoliamoci con qualche foto delle piante dell'ufficio.

Hoya carnosa alla 3° fioritura del 2015
Negli ultimi 7 anni ho avuto la fortuna di lavorare in un ufficio con tre pareti a vetro, praticamente una serra e devo dire che le piante vivono rigogliose.

Phalenopsis in fiore dalla primavera 2014


mercoledì 16 settembre 2015

Variegate

Amo le piante a foglia variegata. Purtroppo sono un po' più delicate delle altre.

Qui un timo variegato piantato solo da qualche tempo in un vaso sul balcone riservato alle erbe aromatiche che utilizzo in cucina.

Il timo è l'ingrediente migliore per aromatizzare preparazioni a base di carne bianca come il coniglio, lo utilizzo per le farcie di carne e come elemento decorativo nei piatti.

Timo variegato

Altra variegata è la Daphne odora "Auromarginata" che quest'anno ha deciso di fiorire fuori stagione.

Solitamente è sempre stata una delle prime piante a fiorire a fine febbraio, quest'anno me la trovo fiorita a fine settembre; speriamo non si perda la fioritura invernale perchè sarebbe un vero peccato.

Daphne odora "Aureomarginata"

Il fiore della Daphne è molto intenso e gradevole e si sente a distanza.
Naturalmente Daphne no è solo una pianta meravigliosa ma è anche stata un celebre personaggio mitologico. Il primo amore di Apollo.

martedì 15 settembre 2015

Fioriscono i Sedum spectabile

Altre piante robustissime sono i Sedum.

Sui vasi balconiera del balcone a ovest non sono mai riuscito a coltivare alcun fiore ornamentale,  il caldo eil sole torridi mi han sempre bruciato tutto fino a che non mi sono rivolto ai Sedum spectabile


Ne esistono infinite varianti, fiore più scuro o fiore più chiaro


Fogliame verde grigio, bruno o variegato.


Sul mio balcone ce ne sono solo tre varietà che dovrò dividere perchè ormai dopo tre anni hanno completamente riempito i vasi di radici.

Il più delicato è quello a foglia variegata di bianco che si moltiplica molto lentamente, mentre gli altri sono molto più rustici. Temono i ristagni d'acqua.

lunedì 14 settembre 2015

Colori piccanti col Capsicum annuum

Ho una ciotola alla base delle scale dove metto solitamente le fioriture di stagione; per quest'autunno ho messo dei peperoncini piccanti che utilizzerò successivamente in cucina.

Gialli.


Rossi.


Arancioni.


Qualcuno, ritirandoli in inverno riesce a mantenere le piante da un anno all'altro, io non ci sono mai riuscito, ma se riesco quest'anno ci provo a portarli dentro.

Quello che mi lascia perplesso è il loro nome botanico: Capsicum annuum, ma se il nome lo da per annuale come fa ad essere perenne?


domenica 13 settembre 2015

Acquisti da Murabilia.

A Lucca ogni anno da ormai 15 anni si svolge una manifestazione sulle mura denominata Murabilia; nata col contributo dell'ADIPA.

Ogni anno è il momento di incontro tra amici lontani proveniente da tutta Italia, quest'anno è stato per me anche la presentazione come responsabile Adipa del Piemonte agli altri soci.

Oltre ad essere un momento di incontri, riunioni, dibattiti e presentazioni di libri è anche una mostra-mercato dei migliori vivaisti italiani e non.

Vado sempre con l'intenzione di comprare poche piante e forse quest'anno ce l'ho fatta. (anche perchè non riuscirei poi a gestirle come si deve)

Non ho fatto acquisti molto esotici, solo una Tradescantia Cianotis aracnoides, una Aspidistra maculata, tre Hemerocallis bianchi in diverse varietà e un paio di ciclamini di montagna da mettere nell'aiuola delle Hosta.

Il pregio di questi ciclamini è che sono estremamente profumati e rustici; crescono spontanei sulle nostre montagne, ma sono una specie protetta e non voglio assolutamente contribuire alla loro estinzione prelevando bulbi in natura quindi mi rivolgo a moltiplicazioni in coltivazione, peccato costicchino parecchio.


Ormai seguendo le mostre da tanti anni sono diventato amico di diversi vivaisti, tra questi la Floricoltura Billo che da qualche anno si è specializzata nella produzione di garofani in nuove varietà e di recupero di varietà antiche.

Ecco se volete riempire di profumo speziato i vostri giardini non avete che da rivolgervi a loro!

Con l'occasione della mostra Federico, il titolare, mi ha offerto alcune nuove varietà per testarle nel mio terreno.

Purtroppo non mi son segnato i nomi delle varietà, ma hanno un colore e un profumo meravigliosi!


Questo ha la caratteristica di "scoppiare" i sepali che sorreggono i petali e questi ultimi scendono di lato come una cascata.


sabato 12 settembre 2015

Spighe viola fiorite nell'orto dei colori

Spighe fiorite nell'orto dei colori.
L'estare volge al termine e la Buddleia selvatica presa nel greto di un torrente di montagna qualche anno fa continua ad allietare con le sue spighe violette.
Non sono spighe compatte come quelle delle Buddleie coltivate, la pianta non è compatta, ma è una pianta che resiste ad ogni incuria. Ed è sempre in fiore!

Buddleia
Altra spiga blu/violetta è quella del Vitex agnus-castus, che ormai è arrivato a fine stagione.
L'Agnocasto è un arbusto della famiglia delle verbenacee ed è diffuso negli ambienti umidi mediterranei, è l'ultima pianta a mettere le foglie in primavera tanto che i primi anni credevo fosse morta.

Vitex agnus-castus
L'Agnocasto, detto anche "Falso pepe" per i suoi frutti, ha proprietà farmacologiche legate agli ormoni femminili.

Nell'antichità (1° secolo DC) era considerato dal medico greco Dioscoride come pianta in grado di ridurre la libido, mentre il naturalista romano Plinio il Vecchio suggeriva di utilizzarne le foglie per i giacigli delle mogli dei soldati ateniesi in battagli per preservarne la fedeltà coniugale.

Io che non vado in battaglia lo utilizzo solo per il suo colore blu in giardino!

venerdì 11 settembre 2015

Asimina triloba detta "Banano di montagna" - primi frutti

Dopo diversi anni finalmente l'Asimina detto "Banano di montagna" si è decisa a fruttificare.

Questo è il suo secondo frutto tagliato, credo che dovrebbe essere più grande e con meno semi, comunque ha un sapore meraviglioso, un misto tra banana e mango con la consistenza burrosa dell'avocado.
Frutto di Asimina triloba

Il frutto prima di essere tagliato

Frutto di Asimina triloba

Il frutto appena raccolto
Frutto di Asimina triloba

La pianta alta ormai 6 metri in versione estiva, il pregio di questa pianta è quello di resistere ad inverni estremamente rigidi!

Asimina triloba

La pianta in versione autunnale un paio di anni fa

Asimina triloba

E, per i più curiosi ecco il fiore molto particolare che viene impollinato principalmente da una mosca della frutta.

Fiore di Asimina triloba

Un colore molto scuro difficile da fotografare.

Fiore di Asimina triloba

Per aiutare l'allegagione dei frutti ho piantato questa primavera una piccola sorellina, ma prima che diventi alta come questa passeranno diversi anni!

giovedì 10 settembre 2015

Fiori gialli di fine estate

Dopo aver pubblicato la Buddleia gialla l'atra volta volevo mostrarvi anche altre chicche di fine estate.

Ecco l'infestante e selvatico Solidago detto "Verga d'oro" é tra le piante che sono arrivate da sole nell'orto dei colori e che intendo conservare in quanto non necessitano di alcuna cura e ogni anno fanno fiori più grandi.

Tutti i fossi ne sono pieni, pare abbiano anche proprietà diuretiche e usi erboristici.

Solidago "Verga d'oro"
 Altro fiore giallo che inizia ora e che prosegue per un buon mese è la Sternbergia lutea che ogni anno rispunta più rigogliosa e non necessita di alcuna cura se non di evitare di tagliare le foglie a primavera. E' piantata nei prati e da fine maggio le foglie spariscono per riprendere a spuntare a fine agosto, piuttosto semplice da moltiplicare dividendo i bulbi quando le foglie iniziano ad appassire,
Richiede una posizione piuttosto soleggiata per fiorire copiosamente.

Sternbergia lutea
 Qualche rosa a cavallo di agosto settembre riesce a fiorire e se si riesce a fare una buona potatura questa settimana delle rose ibridi di Tea (HT) verso metà ottobre prima dei freddi potremmo avere una fioritura più rigogliosa che a maggio.

Rosa "Carte d'or"
Purtroppo con i 40° di temperature di luglio ho perso diverse rose e le superstiti sono molto malandate, speriamo che il prossimo anno riescano a riprendersi.
Diversi amici mi han chiesto delle talee, ma credo che per quest'anno non riesca ad accontentare nessuno, mi spiace.

martedì 8 settembre 2015

Riparte il blog dell'orto dei colori

Questa settimana son stato a Lucca per Murabilia e ho trovato un sacco di persone che mi hanno chiesto di riprendere le pubblicazioni del blog, la cosa mi ha naturalmente fatto molto piacere però, purtroppo, l'orto dei colori è in stato di abbandono.

Motivi familiari mi han portato ad indirizzare il mio impegno su altri fronti e tra una cosa e l'altra a risentirne sono stati l'orto e conseguentemente il blog.

Tra le altre cose un paio di mesi fa a grande richiesta ho accettato di diventare responsabile regionale dell' ADIPA, cosa che vedo essere piuttosto impegnativa, come potete vedere dal nostro sito piemontese ADIPA che vi invito a visitare.

Nei prossimi post non aspettatevi panoramiche del giardino perchè al momento è veramente impresentabile, però posso mostrarvi qualche particolare di fiori e piante che sopravvivono imperterrite all'incuria.

Oggi vi parlo di una splendida Buddleia gialla, dono di un socio nella festa della talea Adipa Piemonte dello scorso anno:

Buddleia weyeriana "Sun Gold"

Il nome della varietà non lo conosco, ma dalle ricerche in rete potrebbe essere la Buddleia weyeriana "Sun Gold"

Buddleia weyeriana "Sun Gold"


E' una pianta molto robusta che al momento è ancora in un grande vaso in attesa di essere poi trasferita in giardino con le altre Buddleie più comuni che ho raccolto qua e là per il Piemonte.

Ai prossimi giorni per altre piccole fioriture.

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